INSEGNARE PER ORIENTARE: IL DOCENTE E LE SUE COMPETENZE

Nel rispetto dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica, è auspicabile che la pratica del docente sia orientate su principi che sviluppino gli aspetti educativi più intimamente connessi con la dimensione della progettualità personale, in funzione di una facilitazione delle scelte degli studenti.

La collaborazione tra docenti, a partire dal raccordo tra le varie discipline, è molto importante anche per realizzare iniziative e percorsi capaci di motivare gli studenti a costruire progressivamente il proprio progetto di vita e di lavoro. I giovani incontrano oggi maggiori difficoltà a disegnare il proprio futuro professionale e a definire le strategie per realizzarlo. Il mondo non solo è radicalmente mutato, ma continua a cambiare con una velocità sconosciuta alle generazioni che li hanno preceduti. Le scelte diventano più difficili e complesse; il percorso di orientamento va costruito per tutta la durata della scuola secondaria, cogliendo tutte le opportunità per valorizzare attitudini e talenti personali. Diventa essenziale sviluppare, pertanto, una cultura dell’orientamento che, privilegiando la dimensione formativa e operativa piuttosto che quella informativa, accolga gli studenti fin dal loro ingresso nella scuola secondaria e li accompagni lungo l’intero percorso di studi, motivandoli verso le varie professioni, con un’approfondita conoscenza del settore di riferimento e delle sue prospettive evolutive, affinché ogni giovane si senta protagonista del proprio processo di formazione e orgoglioso del contributo professionale che può dare allo sviluppo del Paese. Sotto il profilo metodologico, nella definizione degli interventi didattici da realizzare, è importante che le programmazioni prevedano azioni di orientamento degli studenti sin dal primo anno come parte integrante del percorso formativo, anche ai fini dell’eventuale prosecuzione della loro formazione in percorsi universitari; è auspicabile che gli studenti imparino il prima possibile ad elaborare le acquisizioni che la scuola propone loro attraverso lo studio delle discipline, arricchendole e integrandole con esperienze che li mettano in grado di confrontarsi, con crescente autonomia, con le richieste dal mondo del lavoro e delle professioni. A questo fine, sono molto importanti progetti di stage, tirocinio e di alternanza, che possano proporre agli studenti attività coinvolgenti, con il diffuso utilizzo di metodologie attive ed esperienze in contesti applicativi.

Per svolgere questo delicato compito e raccogliere questa sfida, la scuola non può agire da sola, ma ha bisogno di fare riferimento ad una rete di relazioni con il territorio che coinvolge gli enti locali, le imprese, l’associazionismo, il volontariato, le organizzazioni sociali e professionali.