MOTIVARE GLI STUDENTI A COSTRUIRE IL PROPRIO PROGETTO DI VITA E DI LAVORO: IL RUOLO DEL DOCENTE

Motivare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado richiede un particolare impegno, in particolare negli istituti professionali, per prevenire e contrastare gli elevati tassi di dispersione scolastica e di abbandono. È necessario, quindi, che i docenti i progettino e realizzino, nella loro autonomia, interventi didattici in grado di:

  • orientare gli studenti per tutta la durata del primo biennio in relazione alle loro attitudini e vocazioni;
  • valorizzare le diverse identità, differenze culturali, stili di apprendimento e abilità dello studente.
Tutte le diverse identità e competenze degli studenti sono un valore e una risorsa da far emergere per la loro crescita educativa globale. In tale prospettiva, le problematiche interculturali assumono, negli istituti professionali, una rilevanza particolare, in quanto sono molto numerosi gli studenti stranieri che li frequentano. La continuità Il sistema educativo di istruzione e formazione nazionale presenta oggi due distinti modelli organizzativi, che, in relazione al primo e al secondo ciclo, vanno resi progressivamente coerenti, anche attraverso la valorizzazione delle buone pratiche. Si pone, quindi, il problema di garantire il diritto dello studente ad un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della sua persona. Una corretta azione educativa richiede che il progetto formativo accompagni lo studente con continuità nell’acquisizione graduale dei risultati di apprendimento attesi in termini di conoscenze, abilità e competenze a conclusione del quinquennio, in modo da prevenire le difficoltà e le situazioni di criticità riscontrate nei passaggi tra i due gradi di scuola che sono, di solito, la causa principale dell’elevata dispersione scolastica ancora perdurante soprattutto nel primo biennio dell’istruzione secondaria superiore. La continuità diviene, quindi, un obiettivo prioritario per educare lo studente a riorganizzare i saperi, le competenze e le esperienze acquisite. Continuità del processo educativo significa, pertanto, considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che, da una parte, valorizzi quello che lo studente sa e sa fare e, dall’altra, riconosca la specificità degli interventi e del profilo educativo culturale e professionale al termine di ogni ciclo scolastico. E’ molto importante che gli insegnanti conoscano i risultati di apprendimento che lo studente ha conseguito effettivamente prima del suo ingresso nel secondo ciclo, anche allo scopo di consentire loro di programmare e attuare eventuali azioni di recupero e di orientamento ispirate ai principi della continuità verticale e dell’integrazione tra i sistemi. efficace per coinvolgere un soggetto multiplo con interessi e aspettative diversi. Le reti facilitano, infatti, i contatti con le famiglie sia nella fase di informazione e sensibilizzazione precedente alle iscrizioni al secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione, sia nelle successive attività di orientamento o ri-orientamento. Grazie alla loro capacità di “fare sistema”, infatti, le DISCIPLINE favoriscono l’inclusione; riducono gli insuccessi e le uscite precoci dai percorsi scolastici e formativi; facilitano eventuali passaggi tra i percorsi educativi; accrescono il numero dei diplomati e i livelli di istruzione anche degli adulti.