STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE

di Carmela Palmieri

Nella scuola odierna il docente è chiamato a trovare strategie e metodologie necessarie per aumentare la motivazione e stimolare l'apprendimento, sollecitando soprattutto un tipo di metodo attivo per scoperta, induttivo, che garantisca l'acquisizione di conoscenze e competenze sfruttabili in altri contesti.

Anche la didattica laboratoriale propone il docente come mediatore di una continua sperimentazione, prevede una partecipazione interattiva in cui il docente si propone autorevolmente, creando un rapporto affettivo e di stima con i propri alunni, tale da porsi come veicolatore e facilitatore di conoscenze. Alcune tecniche molto adottate sono giochi di simulazione, le drammatizzazioni che facilitano la socializzazione oppure quelle come il Brain Storming, il Problem Solving, il Circle Time, che rappresentano nuove strategie di comunicazione e apprendimento.

Il Circle Time si basa su una tecnica relazionale che facilita la percezione del sé, aumenta il livello di autostima, migliora il clima relazionale, la collaborazione tra gli alunni, permette l'integrazione e la costituzione di gruppi. Si basa su un gioco psicopedagogico in cui tutti gli elementi della classe si riuniscono per discutere un argomento o un problema proposto dagli alunni o dallo stesso docente. Ogni ragazzo esprime la propria opinione, senza che gli altri possano intervenire, per cui ognuno può manifestare il proprio punto di vista liberamente. Il docente dunque deve favorire il clima di collaborazione e d' interazione tra i partecipanti.

Il Problem Solving si basa sulla critica e la ricerca, per favorire e mettere in atto strategie di pensiero critico-analitico ed operativo. Sono previsti sei passaggi: esporre il problema con chiarezza, proporre possibili soluzioni, considerare gli aspetti positivi e negativi delle proposte, scegliere le soluzioni più adatte per risolvere il problema, organizzare i modi di attuare la soluzione, verificare i risultati. Questa tecnica è di aiuto per la risoluzione di problemi sia di natura socio affettiva che di didattica. Il Brain Storming, che significa tempesta del cervello, si attua al fine di raccogliere dati e informazioni o trovare soluzioni ad un problema; è un'attività che consente di promuovere l'integrazione. L'insegnante propone al gruppo - classe un argomento o un problema, chiede agli alunni di rispondere uno per volta, senza preoccuparsi della logica e dell'applicabilità delle proposte. Nessuno può commentare o criticare le risposte degli altri che vengono trascritte. Le associazioni ricavate possono servire come stimolo alla formulazione di altre idee.

Il lavoro di ogni insegnante è quello di continuare a ricercare e inventare sempre nuove strategie e metodologie didattiche, ricordando tre principi fondamentali:

  1. una buona programmazione si realizza quanto più sono varie e diverse le metodologie presentate.
  2. Un' attività didattica deve essere strutturata in modo da coinvolgere tutta la classe per promuovere la socializzazione e l'integrazione.
  3. È bene inserire nel progetto educativo più interventi atti a stimolare la creatività dei discenti e la motivazione intrinseca all'apprendimento.
La psicologia dell'educazione e dell'apprendimento, inoltre, ha dimostrato che l' apprendimento di gruppo facilita il rapporto interpersonale e mette in gioco competenze metacognitive e abilità sociali, per cui sono stati formulati modelli di apprendimento collaborativi come i "Learning together" , i "Learning circles" e i " Jigsaw ".

Il primo significa imparare insieme e prevede la divisione della classe in gruppi, al cui interno si promuove una collaborazione attiva, che impegnerà gli allievi alla produzione di un buon lavoro che sarà letto agli altri gruppi.

Nei " Learning circles ", circoli di apprendimento, si utilizzano gruppi eterogenei e l'elemento fondamentale è l'interdipendenza tra i gruppi. In ognuno di essi, gli alunni rivestiranno ruoli interdipendenti in modo che oltre l'apprendimento, si faciliteranno i rapporti relazionali e collaborativi.

Il modello "Jigsaw ", cioè puzzle, è basato sulla scomposizione e la ricomposizione dei gruppi, cosicché si crea una maggiore interdipendenza tra essi. Il lavoro è suddiviso in fasi: dopo aver stabilito un obiettivo generale, si scompone in subobiettivi con la tecnica del Brainstorming. A ciascuno gruppo è affidato un subobiettivo, una volta terminata la prima fase, si scompongono e ricompongono i gruppi per cui in ognuno di essi ci sarà almeno un componente di un altro gruppo, che apporterà le informazioni acquisite nel gruppo precedente. In questo modo le domande rivoltegli fungeranno da verifica ed egli dimostrerà il suo apprendimento attraverso le risposte e le spiegazioni che fornirà.

Molto importante e indispensabile nel bagaglio culturale di un insegnante, risulta la conoscenza e l'uso delle nuove tecnologie che permettono di veicolare le informazioni e le conoscenze; attraverso questo strumento molto amato e utilizzato dai ragazzi, si può favorire l'attenzione e stimolare la motivazione. Oltre all'uso del Power Point, che aiuta gli studenti a individuare i concetti e fa emergere la struttura della lezione, si possono proporre software e multimedia didattici, che fungono da stimolo e da risorsa per un miglioramento dell'apprendimento. L'efficacia della didattica multimediale è determinata dalla possibilità di " navigare " attraverso informazioni di vario tipo (testi, grafici immagini etc. ).

Permette, inoltre, di interagire con gli altri attraverso le chat, i forum e l'e-mail, che ormai fanno parte della comunicazione quotidiana di tutti noi e che, attraverso la comunicazione mediata, danno l'opportunità di mantenere l'anonimato e permettono ai più impacciati di relazionare liberamente.

Naturalmente tutto ciò deve essere proposto in maniera adeguata e opportuna agli alunni, sempre contestualizzandone l'uso e fornendo loro le indicazioni necessarie, perché comprendano che la tecnologia è fonte di conoscenza e strumento di comunicazione e che non sia soltanto un mezzo ludico.